RSA: i primi in Italia a essere vaccinati
Il personale e gli ospiti delle RSA saranno i primi a essere vaccinati contro il Covid 19 già da gennaio prossimo. Nuove sfide ci aspettano per registrare, controllare e garantire la perfetta esecuzione
Un piano sanitario di vaccinazione epocale, che, mentre scriviamo, è in fase di organizzazione. Inizialmente si parla di 6 milioni di anziani e personale medico e paramedico. Perché una cosa è certa: gli ospiti delle RSA e il personale medico, gli infermieri, le OSS e tutti gli addetti amministrativi e dirigenziali saranno i primi a testare il nuovo vaccino. Giustamente, visto l’impegno profuso e la mortalità sul campo registrata in questo 2020. Gennaio è il mese iniziale e tutti ci attendiamo il massimo dalle autorità in termini di velocità, organizzazione e tempestività, grazie anche alle tecnologie.
Italia nazione con età media a 45 anni
La convivenza con questo virus durerà molti anni. Ad oggi non sappiamo la durabilità dei diversi vaccini. Per cui potrebbe essere necessario dover ripetere i trattamenti più volte a intervalli ad oggi ancora ignoti. Dicono gli scienziati virologi che probabilmente dovremo fare vaccinazioni periodiche, proprio come facciamo l’iniezione antinfluenzale. Ogni inverno infatti, oltre una certa età, l’antinfluenzale, da consigliata diventa un must per proteggere gli anziani. Visti gli ultimi dati demografici usciti il 15 dicembre 2020, in questo ultimo decennio l’età media italiana si è alzata arrivando a 45 anni! Questo fatto ci dovrebbe far riflettere sul problema e l’opportunità di fare le vaccinazioni e tenerne traccia digitale aiutando i virologi ex post. La scienza è empirica, e studia con metodo gli accadimenti, traendone le debite conclusioni a nostro vantaggio.
Tracciabilità delle vaccinazioni Covid
La tracciabilità sarà fondamentale e Sherpa è già pronto, come d’altra parte lo è, relativamente a ogni trattamento sanitario per singolo ospite, dati e analisi statistica. Oggi lo stiamo ulteriormente aggiornando nella logica dei servizi SaaS in cloud: verranno collegate alla persona tutte le attività, legate alla vaccinazione anti-Covid nei moduli della suite informatica relativi alla CSS Cartella Socio Sanitaria.
Sherpa lo strumento ideale per il controllo capillare
Sherpa, suite informatica in cloud dal 2007, si prefigge di essere, come sempre, il supporto informativo e gestionale a tutela della salute e della sicurezza degli ospiti e dei lavoratori di cui la tracciabilità è fondamentale per la salute e l’efficienza. Proprio in questi momenti di investimenti forzati emergenziali per la nostra sanità, e il calo drastico del numero degli ospiti nelle RSA – diminuiti di oltre il 30% – occorrerebbe prestare ancora più attenzione alle scelte gestionali. Scelte innovative e lungimiranti, tese al potenziamento degli investimenti in tecnologia e digitalizzazione per ridurre i costi di gestione e migliorare l’efficienza.
Il cloud è il presente e il futuro
Oggi utilizzare i servizi in cloud come Sherpa, è facile, poco oneroso e soprattutto sempre aggiornato su tutte le normative sulla sanità, Regione per Regione. Ricordiamo che l’agenda digitale legata alle risorse del Next Generation Eu Recovery Fund – https://www.esakon.it/accelerazione-digitale-pronti-per-il-nuovo-recovery/ – andranno obbligatoriamente in quella direzione. Perché non anticipare?